Come ogni estate, uno spettro si aggira tra i viaggiatori (non solo dell’Europa): quello dei costi di roaming per chi telefona e naviga dall’estero, in mobilità, su smatphone e tablet. E anche quest’estate c’è l’app che promette di scacciarlo, questo spettro: nel 2013, il paladino dei viaggiatori sempre connessi si chiama CrowdRoaming.
Se condivisa, la banda larga diventa… più larga
CrowdRoaming è un’applicazione per telefonini basati sul sistema operativo di Google, Android, che consente di condividere una porzione della connettività dati inutilizzata del proprio dispositivo con i turisti che visitano la propria città. Viceversa quando si viaggia al di fuori dei confini nazionali ci si potrà collegare a internet utilizzando le connessioni messe a disposizione dalla gente del posto.
L’app, sviluppata da una software house olandese, è disponibile su Google Play ed è pensata per coloro che anche in viaggio all’estero vogliono collegarsi alla rete per condividere le foto delle proprie vacanze, chattare su WhatsApp, aggiornarsi su quello che succede nel mondo, trovare informazioni e itinerari per il proprio viaggio. Il tutto, se non si trovano connessioni WiFi libere, sfruttando la rete cellulare, ma senza pagare i costi di roaming che derivano dall’accesso a un network internazionale con la propria sim, la scheda telefonica dello smartphone.
CrowdRoaming funziona così: installando l’applicazione gli utenti da un lato condividono una parte di dati mobili per permettere ad altre persone di connettersi gratuitamente. In cambio, gli utenti potranno ottenere gli stessi vantaggi durante i propri viaggi all’estero. Quanto più l’utilizzo dell’app sarà diffuso tanto più sarà facile trovare una rete alla quale “agganciarsi” durante i propri spostamenti. È la stessa filosofia dei servizi per la condivisione dell’auto (car sharing) o della casa.
Funzionerà? Nell’attesa di scoprire se il progetto di una community mondiale per la condivisione della banda larga in mobilità decollerà come sperano i suoi ideatori, ecco una guida alle altre app pensate per abbattere i costi di roaming.
My data manager
Un utile strumento per tenere sotto controllo la quantità di dati inviati o scaricati in mobilità. Le statistiche quotidiane permettono di non sforare i limiti del proprio contratto. E di evitare così di trovare conti salati al rientro dalle vacanze.
RoamAside
Per evitare i costi di roaming effettuando chiamate dal telefono, via Wifi, a prezzi contenuti. L’app permette di accedere a una mappa con oltre 220mila punti Wifi gratuiti in tutto il mondo. Decisamente più economico di Skype, il servizio lascia un po’ a desiderare in quanto a qualità della chiamata. Ma se l’obiettivo è risparmiare…
Messagenet Talk
Questa app promette di dire addio agli alti costi di roaming. Come? Abbinando al cellulare un numero di telefono fisso che vi seguirà ovunque nel mondo. Anche in questo caso i costi sono più contenuti rispetto al rivale più famoso, Skype. Buona la qualità dell’audio. Occhio però alla lista dei paesi in cui i servizio è attivo: per ora sono 18, Stati Uniti e principali paesi europei inclusi.
RyanairTalk
Il vettore aereo low-cost ha pensato, per i suoi passeggeri, anche a un sistema per chiamate low-cost dall’estero. Ryanair Talk permette vi di ridurre i costi di roaming deviando la vostra chiamata su una connessione Wi-fi. Prezzi medio-bassi, buona qualità della conversazione. Può essere utilizzata anche dall’Italia per effettuare chiamate internazionali.