Il router ha il compito di separare i sistemi connessi sulle porte LAN ed attraverso l’eventuale interfaccia Wi-Fi dalla rete WAN (Internet).
Il router, una volta connesso alla rete del provider Internet, riceverà un indirizzo IP dal fornitore d’accesso e fungerà da punto di riferimento per tutti i sistemi della rete locale (LAN) che vogliono affacciarsi sulla rete Internet.
La separazione tra interfacce LAN/wireless e rete WAN avviene anche per ovvi motivi di sicurezza: il router, dotato di funzionalità firewall, blocca per impostazione predefinita tutti i tentativi di connessione provenienti dalla rete Internet mentre consente, senza limitazioni, il transito dell’intero traffico in uscita.
Tutti i computer della LAN, quindi, saranno liberi di accedere ad Internet e connettersi senza restrizioni ai server remoti ma nessun utente remoto potrà connettersi ad uno qualunque dei sistemi connessi in LAN (protezione firewall).
come configurare il modem
Una volta fatto ingresso nel pannello di configurazione del router (gestibile da browser web), l’impostazione del dispositivo è solitamente abbastanza semplice.
Nel caso dei router equipaggiati con modem, si deve fare riferimento alle impostazioni di configurazione fornite dal provider Internet ossia dal fornitore di accesso (la società che fornisce la connettività e con la quale si è stipulato un abbonamento).
La schermata Basic setup (può avere denominazioni diverse a seconda del produttore del router) di solito contiene le impostazioni di base per attivare il collegamento (ad esempio ADSL) con il fornitore d’accesso:
– incapsulamento (encapsulation)
– multiplexing
– virtual circuit
– DSL modulation
– username
– password
Nel caso di una connessione ADSL Telecom Italia, sia business che domestica, le impostazioni da scegliere sono PPPoE come incapsulamento, LLC come multiplexing, 8 e 35 (da specificare, rispettivamente, nei campi VPI e VCI del Virtual circuit) e Auto o ADSL2+ come DSL modulation.
Nei campi relativi al nome utente ed alla password di solito basta ripetere aliceadsl.
Per Infostrada (pagina di supporto) e Teletu (vedere qui) la configurazione è identica; per Fastweb le impostazioni sono identiche (vedere questa pagina) tranne che per l’incapsulamento (RFC 2684 Bridged (dynamic)) ed il virtual circuit (8, 36).
Ovviamente, in tutti i casi andranno specificate le credenziali d’accesso corrette nei campi username e password del router.
Nel caso di connessioni “flat” (non tariffate sulla base del tempo di connessione), suggeriamo di scegliere sempre l’opzione Keep alive in modo tale che il collegamento ADSL sia mantenuto sempre attivo, sin dalla connessione del router alla presa elettrica.
Salvando le impostazioni, il router-modem ADSL dovrebbe immediatamente connettersi.
Il campo Local IP address (od equivalenti, a seconda del produttore del router) indica l’indirizzo IP assegnato in modo permanente al router.
A questo punto è bene controllare che il DHCP sia attivato (il router fornirà automaticamente un indirizzo IP univoco ai sistemi client via a via connessi alle porte LAN).
Nel campo Starting IP address si può decidere l’indirizzo IP locale a partire dal quale il router potrà assegnare IP ai client che lo richiedono.
Nell’esempio, il router ha IP 192.168.1.1. Gli indirizzi saranno assegnati automaticamente a partire dall’IP 192.168.1.50 in un numero massimo pari a 10. Si potranno quindi eventualmente assegnare indirizzi statici alle macchine connesse in LAN utilizzando gli IP compresi tra 192.168.1.2 e 192.168.1.49 nonché tra 192.168.1.61 e 192.168.1.255.
Ciò significa che se si preferisse assegnare un IP fisso ad una o più macchine collegate in LAN, si potrà accedere alla finestra delle impostazioni di rete del Pannello di controllo di Windows, entrare nella finestra relativa alla configurazione del protocollo IPv4 ed impostare, ad esempio, quanto segue:
Nell’esempio, il sistema utilizzerà sempre l’IP statico 192.168.1.2 senza richieder nulla al router 192.168.1.1 (non si dimentichi la subnet mask 255.255.255.0) e due server DNS scelti arbitrariamente per la risoluzione di tutti i nomi a dominio